La giuria 2026
Jean-Claude Desmonts
Fu un insegnante a "inocularmi il virus della fotografia". Dovevo avere quattordici anni e scoprii la fotografia con una macchina fotografica da due penny che mi avevano regalato. In seguito, mi dotai di una bellissima reflex e, nel 1973, realizzai la mia prima proiezione di diapositive con i mezzi disponibili all'epoca: un proiettore per diapositive, un registratore a cassette e un sincronizzatore artigianale.
La fotografia è sempre stata una mia passione e, pur essendo solo un modesto dilettante, provo ancora un grande piacere nello scoprire, alle mostre, le opere dei più grandi, come Henri Cartier-Bresson, che per me è sempre stato un maestro incomparabile. Amante delle belle composizioni, delle immagini grafiche e dei giochi di colore, frequento regolarmente mostre di pittura. Del resto, pittura e fotografia non sono forse due discipline molto simili? Molti grandi fotografi hanno preso in mano anche pennello e tavolozza.
Sono anche un amante della musica ed è per questo che presto sempre particolare attenzione alla colonna sonora in una produzione audiovisiva: non mi piace la parola "montaggio". Uno dei miei compositori preferiti è sicuramente Rachmaninov, ma i miei gusti spaziano da Lully (XVII secolo)e) a Brel, Bénabar o Souchon, passando per il jazz e il rock. D'altra parte, sono anche un appassionato di storia, il XIXe secolo è il mio periodo preferito. Ho anche avuto il piacere di tenere diverse conferenze su vari argomenti nell'ambito delle attività di Triel, Mémoire & Histoire.
Sono onorato e lieto di partecipare alla Coupe Lumière in qualità di giudice e ringrazio gli organizzatori per avermi concesso questo privilegio. Farò del mio meglio e mi impegnerò a svolgere questa funzione con la massima imparzialità.
Gérard Letessier
Curioso per natura e fisico di formazione, ho sempre apprezzato il fatto di poter "registrare su pellicola" i movimenti della vita, ma anche di catturare innumerevoli momenti speciali. I miei numerosi viaggi professionali mi hanno poi aiutato a sviluppare le mie capacità analitiche e di sintesi.
Già negli anni '70 stampavo le mie foto color argento su carta Cibachrome e negli anni '80 realizzavo i miei primi montaggi video.
Molto più tardi, il pensionamento arrivò nel bel mezzo dell'esplosione dell'elaborazione digitale delle informazioni; per la fotografia e il video, fu il rapido sviluppo di strumenti sempre più potenti, ma i risultati, fortunatamente, restano dipendenti dall'interpretazione del "regista" e ogni soggetto trattato è quindi la rappresentazione della sua sensibilità.
Da allora i miei viaggi sono diventati molto più personali e spesso accompagnati da specialisti: etnologi, ecologi, geologi o biologi...
Di recente, ho dovuto realizzare un cortometraggio per promuovere un libro sulla storia della Terra e sul suo stato attuale. È stata l'occasione per apprezzare appieno la difficoltà di realizzare un montaggio del genere, ma anche la soddisfazione del risultato.
In qualità di membro della giuria della Coupe Lumière, è per me un'opportunità di visionare un buon numero di montaggi audiovisivi di qualità e, allo stesso tempo, di apprezzare l'espressione degli autori che partecipano alle diverse classificazioni delle opere presentate.